I 50 migliori dischi italiani del 2025

Chi ha fatto l'album italiano più bello di quest'anno? Quanti dischi rap nella top 50? Meglio I Cani o l'Asino? Le risposte a queste e molte altre domande nel classificone di fine anno di Rockit con la miglior musica di questi 12 mesi

Grafiche di Beatrice Arrate
Grafiche di Beatrice Arrate

Dodici mesi e qualche milione di canzoni dopo, eccoci qua a stilare una classifica dei migliori album dell'anno. Quel che spicca di più in una discografia spesso schizofrenica ma non per questo meno ricca di talento e di roba destinata a restare. Solo bisogna cercarla bene. Qua dentro trovate newcomers e nomi in rampa di lancio (a proposito, avete visto i nostri CBCR? e verrete a sentirli live?), assieme ai mostri sacri della scena.

Il rap sarà shakerato con shoegaze, noise e il cantautorato più "dolente". Piano, piano, come piace noi e a Marzullo. Sicuramente avremo dimenticato qualcuno e nel caso "ci corigerete", sicuramente non sarete d'accordo con tutte le posizioni e allora fateci sapere nei commenti cosa ne pensate. Intanto buona lettura e buon ascolto.

50. Fabri Fibra - Mentre Los Angeles brucia

Sullo status di pioniere, leggenda e tutto quello che vi va di dire sulla grandezza di Fibra nel rap italiano, fate pure voi. Che potesse ancora fare ottimi dischi, però, non era cosa scontata (anche se numerose avvisaglie c’erano state negli ultimi anni). Bene, questo MLAB è un signor album. Hit per le radio, campionamenti di qualità, testi illuminati che guardano alla propria biografia e a un mondo che va letteralmente a fuoco. Che vada ancora primo in classifica (al netto delle esultanze) un disco così, è qualcosa di cui essere felici. 

49. Dente - Santa Tenerezza 

Dente ha da sempre questa straordinaria abilità nel cantare la malinconia, immergersi in essa senza mai abbandonarsi a un'inconsolabile tristezza. Nessuno come lui sa cogliere le sfumature ironiche del trovarsi col cuore a pezzi. Santa tenerezza vive questo stato d'animo come se fossimo in un sogno, portandoci a schiantare verso un nuovo amore senza paura. Anche se finiremo per starci un po' male, con queste canzoni tutto si può affrontare.

48. Giulia Mei - Io della musica non ci ho capito niente

Se il singolo Bandiera è la canzone che ha messo sulla mappa la cantautrice siciliana Giulia Mei, la pubblicazione del disco Io della musica non ci ho capito niente ha confermato alla grande il suo talento. È qui che Giulia gioca stiracchiare i confini della forma canzone, a cercare come incappare nell'errore per inciampare in strade diverse, e scardinare così quei limiti in cui spesso è imbrigliata la musica che ci circonda.

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47. Venerus -Speriamo

Speriamo è il nuovo disco di Venerus, uscito nell’ultima parte dell’anno. 14 tracce (con qualche feat. e il gruppo di lavoro di sempre) che rappresentano una fotografia del momento – “speriamo”, dice Vinny, è una delle parole che si sentono di più per strada, riguardo al terribile momento storico che stiamo vivendo –, un’esortazione collettiva e un tributo all’arte, che crea spiragli di luce nel fondo della caverna. Un disco intenso, in cui l’artista sperimenta come al solito muovendosi tra i generi (“avevo voglia di tornare a rappare”) e puntando moltissimo, ancora più che in passato, sui testi.

46. Umarell - Rock & Roll

Quest’anno Martin aka l’umarello buono from Bologna ha fatto una cosa come 50 date, dai bar più sgangherati ai super festival, pure i teatri classici (febbricitante). Un personaggio unico, che su palco stordisce chiunque incroci. Ma che anche in studio ha ormai trovato una strada, per quanto lisergica. Distorsioni, elettronica e svisate, inni all’improbabilità. Se non cercate risposte, lui è la domanda. 

45. Francesco Di Bella - Acqua Santa

Il nuovo disco di Francesco di Bella, Acquasanta, è un lavoro che nasce consumato, antico e contemporaneo al tempo stesso, il canto continuo di un uomo, tra l'ammissione di un amore che finisce, e una lingua levigata alla perfezione. Soprattutto è la dimostrazione di quanta grazia serva per far nascere canzoni così romantiche e mai smielate, di quanta fatica serva per scrivere musica così alta, che fa immergere in mondo senza nemmeno che ce ne si renda conto.

44. Carlo Martinelli - Grazie signore per la tranquillità mentale

Altro eterno “inadeguato”, altro formidabile talento della vecchia (anzi media) scuola. Carlo Martinelli è una “ex stella del tennis ritiratasi dopo la grande disfatta di Wimbledon 83' (Martinelli-McEnroe 2-6 2-6 0-6)”. Partito dal post-punk dei Luminal, solista ha trovato una formula che è ben complicato descrivere. Sghemba fino all’eccesso, stramba, delicata, ossessiva. Su Spotify trovate solo alcuni (notevoli) singoli da titoli quali La madonna è un uomo con la gonna etc oppureMolfetta in giapponese. Il resto è su bandcamp, dove sono riuniti brani anche molto vecchi ma sempre bellissimi. Accattevillo. 

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43. Il Mago del gelato - Chi è Nicola Felpieri?

Un disco che parte con una domanda, come nei migliori gialli. Chi sia Nicola Felpieri non lo scopriremo mai, ma poco importa: Il Mago del Gelato ci guida nei meandri di una immaginaria metropoli come in uno sgangherato poliziottesco, fatto di loschi personaggi e di un groove infuocato, dove l'unico mistero resta come mai un gruppo così non abbiamo almeno dieci volte il suo pubblico attuale.

42. Asino - Natura/Morta

Gli Asino sono Giacomo “Jah” Ferrari (voce, batteria) e Orsomaria Arrighi (voce, chitarra). Il loro primo EP si chiamava Crudo e risale al 2012. Da allora è cambiato tutto o più probabilmente non è cambiato niente, perché loro sono ancora qua (eh già) con i loro no sense, le loro urla, il noise e il punk miscelato con perle di saggezza popolare e l’irriverenza folle dei loro testi. Natura/Morta sono 11 tracce malsane e irresistibili, una delle cose migliori fatte da una band che non ha certo finito di riservare sorprese. 

41. Ginevra - Femina 

Per il suo nuovo disco Femina, Ginevra è partita da una profonda ricerca interiore, ha scavato dentro per cercare quei frammenti universali che si nascondevano dentro di lei per riportarli in superficie e farli brillare. Così, lungo la tracklist del disco, storie delicate che prendono corpo nel suo mondo ibrido, sospeso tra momenti eterei e distorsioni improvvise.

(Continua nella pagina successiva)

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L'articolo I 50 migliori dischi italiani del 2025 di Vittorio Comand, Dario Falcini, Gabriele Vollaro è apparso su Rockit.it il 2025-12-15 12:00:00

COMMENTI (2)

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  • mario.miano.399 ore faRispondi

    Canzoni
    1 - ho amato tutto (ada oda)
    2 - opere d'arte (simba la rue)
    3 - umana (brucherò nei pascoli)

    albums
    1-amanda (primastanzaadestra)
    2-in fatti ostili (delta v)
    3-umana (brucherò nei pascoli)

  • mario.miano.399 ore faRispondi

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    1 - ho amato tutto (ada oda)
    2 - opere d'arte (simba la rue)
    3 - umana (brucherò nei pascoli)

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