20. Altea - Nessuna
Ha ricomposto le schegge dei momenti complicati, ha reso sonori i silenzi con un pop ricco di sperimentazioni, di frammenti di suono concreti e sabbiosi. Nessuna ha la durata lampo di un Ep, ma vive di una densità che molti album si sognano. Più passa il tempo e più Altea alza l'asticella dell'intensità della sua musica. Canta sempre con una punta di pianto nella voce, e scrive in modo ancora più imprevedibile, calcando nuove strade, senza dare l'impressione di volersi fermare.
19. AKA5HA- Rifiorirai
Il secondo disco di AKA5HA è una dichiarazione identitaria di un cantautore raffinato che ama il rumore, che unisce alle chitarrine il lavoro sonoro incredibile di Iosonouncane, impegnato nella produzione. Un po' folk, un po' elettronico, Rifiorirai è una raccolta di brani sotterranei, che descrivono i processi biologici e naturali con un occhio rivolto ai Radiohead e l'altro alla scomposizione ritmica di Aphex Twin.
18. Franco 126 - Futuri Possibili
Franchino è uscito indenne dalla crisi - e dal crollo - dell'itpop, e non solo, a differenza di molti colleghi illustri ha continuato ad alimentare il suo cantautorato inconfondibile grazie a un scrittura molto più grezza ed hip-hop, ma anche grazie al grande lavoro in produzione di uno specialista come Golden Years. Futuri Possibili scorre come una cena tra amici di sempre, malinconico e puntellato di ospitate d'onore: Giorgio Poi, Coez, Fulminacci, Ketama, EleA, la squadra vincente del calcetto del giovedì.
17. Nic T - The Use
Per il secondo anno di fila finisce nella nostra classifica questo strano figuro che a prima vista sembra la versione veneta di Mark Oliver Everett, ma dietro c'è molto di più. Nic T è una fusione di impulsi indie folk statunitensi ed estetismi da scuola di Canterbury, e nel suo secondo disco la voce si mette a disposizione della struttura sghemba dei pezzi, che spaziano tra momenti di contemplazione rumoristica e attimi di dolcezza degni dei Magnetic Fields.

16. Neoprimitivi - Orgia mistero
Quello dei Neoprimitivi è uno dei debutti più fulminanti e sorprendenti dell'anno, un disco strutturato come gli lp prog degli anni '70, ma catapultato fuori dalla storia dalla furia compositiva di questi sei ragazzi sensazionali. Si autodefiniscono pionieri del "krautpostpunksapler", citano il cinema di Zulawski e la teiera volante dei Gong. Orgia mistero è la vera provocazione al mondo discografico ossessionato dai numeri e dalle playlist editoriali, una boccata d'aria pesantissima e densa di bella musica.
15. Massimo Silverio - Surtùm
Quella di Massimo Siverio è musica che odora di terra e di acqua stagnante, è la promessa che una lingua, se inserita dentro una struttura musicale, non andrà mai persa. Surtùmè il secondo disco del musicista e autore carnico, ed è un grande sviluppo del già sorprendente debutto Hrudja. La lingua di fa carne e allo stesso tempo sogno, ognuno dei sette brani che compongono il disco è un piccolo gioiello di stratificazione sonora, incredibilmente dark, incredibilmente gioioso.
14. Dj Shocca - 60 Hz II
Sono passati vent'anni da 60 Hz, ed ecco che Dj Shocca ritorna con un ideale seguito del suo epico disco del 2005. Tra il peso della storia dell'hip-hop e la voglia di catapultarsi verso il futuro senza paura, lo status di Shocca è la base su cui sfila una serie innumerevole di nomi del rap italiano. 60Hz è un gran galà, l'affermazione che facendo le cose seriamente si può ridare credibilità ad una scena in crisi.
13. Bee Bee Sea - Stanzini Can Be Alright
Stanzini Can Be Alright , disco che prende il nome da un'azienda di calzini di Castel Goffredo, è un salto in avanti nella discografia dei Bee Bee Sea. Nella loro apocalisse garage padana, fatta di riff grattugiati e danze sfrenate, oggi c'è spazio anche per qualche apertura emotiva, commovente ma pur sempre abrasiva. Che sia una parentesi momentanea, o il loro definitivo passaggio per diventare i nostri Replacements, noi saremo sempre sotto palco a pogare sulle imprese di Wilson&co.

12. Lucio Corsi - Volevo essere un duro
Di Lucio nel 2025 sono state dette centinaia di cose, il grande pubblico finalmente ha scoperto e noi ne siamo davvero contenti. Nel suo quarto disco, che prende il nome dal brano che lo ha portato sul podio di Sanremo, ha lasciato popolare le sue canzoni di persone nuove, di anime alla ricerca di amori e amicizie, tra la crudeltà apparente di Ivan Graziani e il Rocky Horror Picture Show
11. Glazyhaze - Sonic
Il loro disco di chiama Sonic (senza Youth), hanno una fiamma libera che campeggia sulla copertina. Di certo Thurston Moore e Kim Gordon sono stati un punto di partenza per i Glazyhaze, salvo poi tradurre il rumore della band newyorkese verso territori a tratti più dolci, tra lo shoegaze e il dream pop. Il risultato è sorprendente, la via veneta che collega direttamente con gli Stati Uniti più profondi, con Seattle, coi muri di suono che i Glazyhaze allestiscono con cura, e tirano giù a suon di distorsioni e svolazzi vocali.
(Continua nella pagina successiva)
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L'articolo I 50 migliori dischi italiani del 2025 di Vittorio Comand, Dario Falcini, Gabriele Vollaro è apparso su Rockit.it il 2025-12-15 12:00:00

COMMENTI (2)
Canzoni
1 - ho amato tutto (ada oda)
2 - opere d'arte (simba la rue)
3 - umana (brucherò nei pascoli)
albums
1-amanda (primastanzaadestra)
2-in fatti ostili (delta v)
3-umana (brucherò nei pascoli)
Canzoni
1 - ho amato tutto (ada oda)
2 - opere d'arte (simba la rue)
3 - umana (brucherò nei pascoli)
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2-in fatti ostili (delta v)
3-umana (brucherò nei pascoli)