40. Grandi Raga - Morfeo Morfina
Sono cinque sbarbati toscani molto interessanti, che non superano i 21 anni di età, che mettono assieme la psichedelia e la fotta generazionale. Istintivi e schizoidi, onnivori da un punto di vista del suono. Morfeo Morfina è un disco molto impulsivo ma allo stesso molto intelligente, perché fa coincidere la forma con la sostanza: un nichilismo nervoso che tende a rendere concrete le inquietudini, e a sublimarle in canzoni dal grande respiro, ma soprattutto dal suono sempre più solido e convincente.
39. Vanarin - Hazy Days
Una delle migliori band che abbiamo in circolazione, sia messo agli atti. Che dal vivo dà il meglio di sé, ma anche su disco non scherza affatto. Otto tracce inquiete e nostalgiche, che mettono assieme rock, elettronica, attitudine indie e vocalità soul e funk. Retrò e stiloso come sempre, un ulteriore step rispetto ai primi due (già ottimi capitoli) dell’esperienza della band italo-inglese.
38. Ministri - Aurora popolare
Quando i propri idoli di sempre si trasformano da matti incendiari a lucidi teorici delle sconfitte di una generazione, ci si rende conto che il tempo sta passando ferocemente, ma soprattutto che i grandi artisti restano a galla anche quando i tempi sono molto più che duri. Guidati sempre e comunque dalla scrittura fondamentale di Federico Dragogna, i Ministri hanno sfornato un altro disco da ascoltare quando tutto sta andando male.
37. Zen Circus - Il Male
Gli Zen sono sempre stati i campioni di lettura del presente, hanno sempre saputo tradurre nel modo più semplice e immediato possibile le contraddizioni dei tempi che vivevano e soprattutto delle persone che il presente popolano. Con Il Male sono tornati a fare tutto questo alla grande, perché è un disco dove ogni suono si abbatte su quello che trova sotto di sé, sempre alla ricerca dello scontro, perché se il presente è disturbante, il futuro sembra anche molto peggio.
36. Elasi - Elasir
C'è sempre il sogno alla base della musica di Elasi, come sviluppo interiore di pulsioni che si fanno sempre più concrete, col passare del tempo. Elasir è la sintesi perfetta del suo viaggio musicale, un disco che nasce dal sogno come creazione estetica, per arrivare a toccare profondità inedite, concrete e carnali. E con un messaggio chiaro: in un mondo che cade a pezzi, ricordiamoci di ballare i classici.

35. Baustelle - El Galactico
Dopo Elvis, El Galactico è un tubo di scappamento in fuga verso una terra sull'orlo della fine, con la voglia di andare via per sempre che attanaglia il cuore. In El Galactico i visi dei personaggi che popolano le canzoni perdono la loro nitidezza, si disperdono nella folla californiana, e il racconto si diluisce in una collettività inconsapevole di esserlo. Dove svanisce il sensazionalismo del racconto ecco emergere una tremenda aderenza alla vita e alla sua disperazione.
34. Ele A - Pixel
Se questo è un esordio… Ele è arrivata al primo disco che tra singoli, collaborazioni, ep e un’attività live di primissimo piano non c’era veramente più nulla che dovesse fare per dimostrare di essere una cosa straordinaria capitata al rap italiano (e pure a quello ticinese). Pixel conferma quel che non c’era bisogno di confermare, con il consueto stile in bilico tra old school e futuro e un flow come se ne sentono raramente.
33. Brunori SAS - L'albero delle noci
Il ruolo di Brunori nella musica italiana non può essere messo in discussione e di certo non lo farà una galassia – quella indipendente – in cui lui è cresciuto e che con lui è cresciuta sin dall’inizio. Se ci si limita ai dischi, però, si vede che Dario non ne pubblicava uno “vero” (nel frattempo ha fatto molte altre cose) da Cip!, del 2020, che è una gemma rara, certamente in parte “azzoppato” dalla pandemia. Ora è tornato con 10 tracce che ruotano attorno a un Sanremo trionfale e meritatissimo. Ci sono, oltre al brano della definitiva consacrazione nazionalpopolare, hit radiofoniche bellissime e “brunorate” più underground. Tutto giusto, come sempre.
32. Marco Giudici - Trovarsi soli all'improvviso
Marco Giudici ha questa dote unica: canta il dolore con una gentilezza che ne smussa gli spigoli portandoci in una dimensione in cui non è più possibile capire se stiamo bene o stiamo male. Da anni ormai è tra coloro che sono in grado di modellare il suono della musica (realmente) alternativa italiana, con il suo lavoro al fianco di Any Other, nei Liquami e di recente con i Bee Bee Sea. Nel frattempo riesce a fare dischi solisti di questo livello altissimo…

31. Selton - Gringo Vol. 2
Se con il primo volume di questo dittico i Selton ci avevano stupiti per il lavoro minuzioso sul sound, per la gioia da jam session perpetua che si ripeteva, con questo secondo volume hanno fatto un pezzo in più. Gringo Vol.2 è un enorme rilascio di endorfine, una serie di sensazioni che i tre di Porto Alegre hanno tradotto in canzoni, solidissime e tutte da cantare, accompagnati da un gruppo speciale di amici.
(Continua nella pagina successiva)
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L'articolo I 50 migliori dischi italiani del 2025 di Vittorio Comand, Dario Falcini, Gabriele Vollaro è apparso su Rockit.it il 2025-12-15 12:00:00

COMMENTI (2)
Canzoni
1 - ho amato tutto (ada oda)
2 - opere d'arte (simba la rue)
3 - umana (brucherò nei pascoli)
albums
1-amanda (primastanzaadestra)
2-in fatti ostili (delta v)
3-umana (brucherò nei pascoli)
Canzoni
1 - ho amato tutto (ada oda)
2 - opere d'arte (simba la rue)
3 - umana (brucherò nei pascoli)
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1-amanda (primastanzaadestra)
2-in fatti ostili (delta v)
3-umana (brucherò nei pascoli)