DJ Shocca - 60 Hz II
A distanza di vent'anni da60 Hz II, DJ Shocca ne pubblica un ideale seguito/rivisitazione, un secondo capitolo che si porta addosso tutto lo storico dell'hip hop per portarlo nel futuro: 60 Hz II vede l'ospitata di una sfilza di grandi nomi del rap italiano, affiancati ad alcune giovani promesse, come cartina di tornasole di una scena solidissima.
Elasi - Elasir
C'è sempre il sogno alla base della musica di Elasi, come sviluppo interiore di pulsioni che si fanno sempre più concrete, col passare del tempo. Elasir è la sintesi perfetta del suo viaggio musicale, un disco che nasce dal sogno come creazione estetica, per arrivare a toccare profondità inedite, concrete e carnali. E con un messaggio chiaro: in un mondo che cade a pezzi, ricordiamoci di ballare i classici.
Emma - Era l'inizio
Emma chiude la sua prima trilogia di album con Era l'inizio, un disco di feroce e disarmante sensibilità, con canzoni fatte di esplosioni sonore che trasmutano il concetto di hyperpop in qualcosa di più profondo, personale, tra momenti di stasi eterea a dei demoniaci sabba digitali. E dove l'autodistruzione è la manifestazione più sincera del bisogno di ritrovare un senso di collettività diffuso.
Fabri Fibra - Mentre Los Angeles brucia
Se Fibra è uno dei capi del rap è anche per la sua capacità di ricalibrare la prospettiva mentre tutto il mondo sembra perdersi dietro alle cose più futili. Una visione perfettamente condensata nel titolo, Mentre Los Angeles brucia, per raccontare il nostro rapporto con la realtà mentre fingiamo di non accorgerci che l'apocalisse è a un passo da noi.
Faccianuvola - Il dolce ricordo della nostra disperata gioventù
Da fedele discepolo del culto popxiano, Faccianuvola si sta emancipando per dettare i canoni di un'estetica sempre più sua, qualcosa di vicino a una sorta di arcadia digitale, dove i paesaggi di montagna diventano lo sfondo perfetto per il suo pop sintetico. E dove ci si trova a vivere una sorta di eterna e sconsiderata giovinezza.
Francesco Di Bella - Acqua santa
Magari la canzone d'amore è un po' fuori moda, ma quando arriva un disco come Acqua santa si capisce che è solo una questione di saper affrontare la questione a dovere. Francesco Di Bella si muove tra 8 tracce dal suono molto ricercato e di un romanticismo mai smielato, anzi, calibrato talmente bene da farci cadere perfettamente dentro il suo universo.
Franco126 - Futuri possibili
Se Franco126 ci ha sempre abituati ad essere guidati per le strade di Roma tra birre e sanpietrini, con Futuri possibili ci scaraventa nell'intimità e nella solitudine della sua stanza. I fili che si intrecciano tra lo spazio e il tempo e le domande su cosa potrebbe essere stato restituiscono l’album perfetto per un post rottura. Se soffrire per amore significa scrivere un album come Futuri Possibili, speriamo che Franco abbia il cuore spezzato ancora per un po’.
Gaia Banfi - La maccaia
Maccaia è una parola difficile da spiegare fuori da Genova, una condizione meteorologica che si traduce metaforicamente in una specifica malinconia. Per capirla davvero ci viene in soccorso Gaia Banfi, con un disco che parte dalla città dove ha passato l'infanzia per tracciare un cantautorato molto pregiato, cupo e inafferrabile, figlio di una spiritualità profonda e di una ricerca minuziosa.
Gato Tomato, Lvnar - Satana in cadillac
Gato Tomato e Lvnar sembrano i passeggeri ideali di un seguito di Paura e delirio a Las Vegas ambientato all'inferno. Lo dimostra Satana in cadillac, dove le barre tragicomiche dell'uno girano a braccetto con le produzioni sempre più spiritate dell'altro. E in cui ci si trova a bordo di un'auto che tiene il piede permuto sull'acceleratore fino allo schianto.
Giallorenzo - Inni e canti
Intitolato come un disco di cori alpini, Inni e canti dei Giallorenzo è il disco più collettivo della band, un album rock con strascichi emo dove tutti i membri del gruppo hanno scritto e cantato almeno una delle tracce del disco. Ed è proprio in questa dimensione "collegiale" che emerge una strana forma di resistenza di fronte all'avanzare dei fascismi in ogni forma, con dentro un disperato bisogno d'amore che sfida le fratture del nostro presente.
(Continua nella pagina successiva)
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L'articolo I 50 dischi più belli del 2025 fino a mo' di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-07-01 12:00:00
COMMENTI (2)
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Forse pochi hanno notato che è uscito un nuovo album di Marina Rei prodotto da Riccardo Sinigallia, incredibilmente il migliore della sua carriera dopo tantissimi anni di cose troppo intellettualoidi, vi consiglio di ascoltarlo, è clamoroso a livello di tutto, parole, melodie e produzione. E dei Laguna Bollente che ho scoperto tramite voi? Ascoltando il disco più volte non ho dubbi che sia la quintessenza di un capolavoro indie.
Certo vorrei spendere una parola per Primastanzadestra, la DROGA! Non è solo una promessa, ma scrive canzoni sinceramente formidabili, melodie straordinarie, il suo esordio è un vero greatest hits e vi consiglio anche tutto quello che trovate su soundcloud. In questo momento i migliori discografici sono quelli della Sugar, che hanno investito anche su Lorenzaa, una che è ancora grezza e con testi alle volte risibili ma che possiede un flow che mi ricorda 2pac. Colgo l'occasione per chiedervi un approfondimento su primastanzadestra, sembra che piaccia agli artisti (vedere le radio su spotify di moltissimi) ma apparentemente se ne legge poco e niente in giro. Veramente assurdo, oggi forse la musica la ascoltano le persone e gli artisti piuttosto che i giornalisti intenti a celebrare compleanni di dischi e reunion degli 883 e dei cccp oltre che a raccontarci di quanto Cremonini e Vasco riempiano gli stadi. Ma un cervello libero e audace esiste ancora?