Ginevra - Femina
Per il suo nuovo disco Femina, Ginevra è partita da una profonda ricerca interiore, ha scavato dentro per cercare quei frammenti universali che si nascondevano dentro di lei per riportarli in superficie e farli brillare. Così, lungo la tracklist del disco, storie delicate che prendono corpo nel suo mondo ibrido, sospeso tra momenti eterei e distorsioni improvvise.
Gioia Lucia - Forse un giorno
Gioia Lucia l'abbiamo incontrata a Palchibelli lo scorso anno e ci ha colpito subito la sua capacità di raccontare i suoi 20 anni, persa tra amori fugaci e tutti i dubbi su un futuro ben poco chiaro. Forse un giorno racchiude entrambe queste anime, in un mix di soul, disco, r&b e pop che ci insegna come la cosa più importante, al netto di tutti i drammi che ci possono capitare, sia godersi il percorso.
Giorgio Poi - Schegge
Schegge è a tutti gli effetti una raccolta di frammenti di vita che sono diventati canzoni, e che rispettano il canone compositivo di Giorgio Poi, che emerge a sprazzi in tutte le sue formule. Ed è in questi cocci emotivi con cui ha sporcato il suo quarto disco che Giorgio ha messo un nuovo standard su come usare trenta minuti scarsi per fare un grande disco pop, dolce ed ermetico, come solo certi silenzi.
Giulia Mei - Io della musica non ci ho capito niente
Se il singolo Bandiera è la canzone che ha messo sulla mappa la cantautrice siciliana Giulia Mei, la pubblicazione del disco Io della musica non ci ho capito niente ha confermato alla grande il suo talento. È qui che Giulia gioca stiracchiare i confini della forma canzone, a cercare come incappare nell'errore per inciampare in strade diverse, e scardinare così quei limiti in cui spesso è imbrigliata la musica che ci circonda.
Glazyhaze - Sonic
I Glazyhaze vengono dal Nordest, la zona che qualcuno chiamava la Seattle italiana. Ecco, Sonic sembra non discostarsi troppo da questo concetto, con il loro ondeggiare tra dream pop e shoegaze a trascinarci dentro un mondo sonoro fatto tutto di chiaroscuri emotivi, in un continuo giocare tra suoni luminosi e atmosfere che di colpo si fanno notturne.
Go Dugong, Alfio Antico - La macchia
Go Dugong non poteva trovare compagno più azzeccato per il suo processo di ricerca nella tradizione del percussionista Alfio Antico (se poi ci mettiamo pure Tommaso Colliva alla supervisione tecnica...). Insieme firmano La macchia, disco che esplora i ritmi popolari del Sud Italia per rielaborarli in chiave elettronica, fino a trasformarli in un rito ancestrale che rimbomba nel futuro.
Golden Years - Fuori menù
Il secondo disco di Golden Years è una creatura discografica molto strana e molto affascinante allo stesso tempo: una raccolta di highlights di pop ultra contemporaneo, molto cool e perfettamente orchestrato dalle mani del producer romano, che è riuscito a sfornare una serie di accoppiate originali sulle tracce del disco con coerenza e stile da vendere.
i cani - post mortem
Il ritorno più atteso dell'anno (per non dire del decennio): Niccolò Contessa si ripresenta all'improvviso in una mattina di aprile con post mortem, disco che dopo 9 anni d'attesa aveva addosso un carico di aspettative mica da poco. Ma nessuna ruffianeria, anzi, è un disco cupo e spietato nel suo esistenzialismo, fatto di canzoni di un pop spigoloso, per guardare in faccia la morte e la vita in questo mondo straziato dalle polarizzazioni.
Il Mago del Gelato - Chi è Nicola Felpieri?
Un disco che parte con una domanda, come nei migliori gialli. Chi sia Nicola Felpieri non lo scopriremo mai, ma poco importa: Il Mago del Gelato ci guida nei meandri di una immaginaria metropoli come in uno sgangherato poliziottesco, fatto di loschi personaggi e di un groove infuocato, dove l'unico mistero resta come mai un gruppo così non abbiamo almeno dieci volte il suo pubblico attuale.
Joan Thiele - Joanita
Quello che colpisce di Joanita al primo ascolto è la capacità di costruirsi come un racconto quasi cinematografico, fatto di dicotomie, di continuo conflitto, tra bene e male. Joanita, più che un semplice disco, è una nascita emotiva, molto intima, con squarci violenti sul mondo esterno e dove parole sono già fuse col suono nel momento stesso in cui sono cantate.
(Continua nella pagina successiva)
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L'articolo I 50 dischi più belli del 2025 fino a mo' di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-07-01 12:00:00
COMMENTI (2)
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Forse pochi hanno notato che è uscito un nuovo album di Marina Rei prodotto da Riccardo Sinigallia, incredibilmente il migliore della sua carriera dopo tantissimi anni di cose troppo intellettualoidi, vi consiglio di ascoltarlo, è clamoroso a livello di tutto, parole, melodie e produzione. E dei Laguna Bollente che ho scoperto tramite voi? Ascoltando il disco più volte non ho dubbi che sia la quintessenza di un capolavoro indie.
Certo vorrei spendere una parola per Primastanzadestra, la DROGA! Non è solo una promessa, ma scrive canzoni sinceramente formidabili, melodie straordinarie, il suo esordio è un vero greatest hits e vi consiglio anche tutto quello che trovate su soundcloud. In questo momento i migliori discografici sono quelli della Sugar, che hanno investito anche su Lorenzaa, una che è ancora grezza e con testi alle volte risibili ma che possiede un flow che mi ricorda 2pac. Colgo l'occasione per chiedervi un approfondimento su primastanzadestra, sembra che piaccia agli artisti (vedere le radio su spotify di moltissimi) ma apparentemente se ne legge poco e niente in giro. Veramente assurdo, oggi forse la musica la ascoltano le persone e gli artisti piuttosto che i giornalisti intenti a celebrare compleanni di dischi e reunion degli 883 e dei cccp oltre che a raccontarci di quanto Cremonini e Vasco riempiano gli stadi. Ma un cervello libero e audace esiste ancora?