Calibro 35
Il 2025 dei Calibro 35 si riassume in un disco, Exploration, con una serie di riletture di brani funk e library music degli anni ‘70 e ‘80, e la colonna sonora per la serie Rai Sandokan. Entrambi prodotti di un livello irreale, ovviamente. Ma come diavolo fanno???

Canu GG
Un fenomeno sempre più diffuso a Natale è il mondiale di freccette, che ogni anno si tiene all’Alexandra Palace di Londra. Ecco, se vi è capitato di vedere una partita, avrete sicuramente sentito Chase the Sun dei Planet Funk, brano che da anni intervalla le partite tra gli atleti meno atletici che la tv abbia da offrire. Ci piace pensare che in questa edizione sia il personalissimo omaggio della community delle darts a Domenico GG Canu, perno centrale del gruppo scomparso lo scorso giugno.
Caparezza
A Lucca le file per farsi firmare il suo disco e il suo fumetto (già) pare siano terminate verso Natale. Torna ogni 3 o 4 anni – come dovrebbero fare tutti, forse – e ogni volta fa capire com’è fatto un artista.

Carboni Luca
È mancato a tutti, ci ha fatto preoccupare, commuovere. Lo scorso 11 novembre – dopo che era già tornato su disco, nella bellissima San Luca con Cremonini – ha fatto segnare il suo ritorno dal vivo, al Forum: due ore e mezza intensissime e piene di pezzoni a tre anni dalla diagnosi di tumore ai polmoni. A volte la sua carriera sa un po’ di “what if”, in realtà dovremmo tutti essere soltanti grati che sia esistita, anzi che sia più viva che mai.
Capovilla Pierpaolo
Quando stai girando un film con protagonisti due 50enni veneti all’ossessiva ricerca dell’ultimo bicchiere - che, in realtà, è sempre il penultimo -, chi meglio di Pierpaolo Capovilla per ricoprire questo ruolo? Ah, e tra un ciac e l’altro c’è stato pure il tempo di tornare a fare concerti con Il Teatro degli Orrori.

Centomilacarie
Un disco per chi prende i regionali. Già, esistono ancora, anche se in tv mica ci vanno, se non per parlare di quanto ormai la situazione sia in “preda al degrado”. E poi c’è questo ragazzo di 21 anni che per fortuna Milano e la discografia (quella illuminata) hanno notato e stanno coltivando, e per questo gli offre ogni giorno la tappezzeria zozza dei suoi sedili di seconda classe. Rabbia, sporcizia, urgenza (quella vera), zero calcoli: ecco la musica di centomila.
Click Head
Anche se ci deve un’intervista da un bel po’, vogliamo bene a questo rapper made in Saronno. Che ha fatto un discone, Guns & Butter, con Noyz al suo meglio e altri ospiti che sanno di strada quanto lui. Un esordio fragoroso, per uno che sta nella scena da 20 anni.
Coma Cose
La separazione più dolorosa dell’anno. Grazie Fausto, Grazie California, ci avete regalato una storia bellissima d’amore e di musica.
Corsi Lucio
È roba rara e lucente da almeno dieci anni: un artista fantastico (e lo stesso vale per l’essere umano). Ora – grazie a Sanremo, va detto – lo sanno tutti. Non diremo “ve l’avevamo detto” ma cazzo se ve l’avevamo detto.

Cucina Sonora
All’ultima edizione di M4NG, rassegna che porta giovani musicisti a reinventare alcuni dei più bei brani della classica italiana, Pietro Spinelli non poteva mancare. Anzi, sembrava proprio un’iniziativa cucita su misura per lui, che ha sempre fatto della commistione tra classica ed elettronica un elemento centrale della sua musica. Alla fine ha pure vinto, in una finale combattutissima, con una notevole reinterpretazione dell’Estro armonico di Vivaldi. Non c’è che dire: complimenti allo chef.
Dandy Bestia
Gli Skiantos amavano dire di loro stessi di non saper suonare. Il che non era altro che una delle loro innumerevoli gag, quanto meno per quanto riguarda il vero motore musicale del gruppo: Fabio “Dandy Bestia” Testoni, chitarrista presente in quasi tutti i dischi della band, braccio destro di Freak Antoni e turnista con una sfilza di nomi insospettabili, da Lucio Dalla a Orietta Berti(!).
DDUMA
Nell’epoca del forte del ritorno del dialetto, occhio a Chiara Pizzi in arte DDUMA, cantautrice salentina che mescola la lingua della sua terra con l’italiano e che ha in cantiere il suo disco di debutto. Un occhio vale già la pena tenerlo ben puntato su di lei.

Delta V
MAGA, suprematisti bianchi, tutto il razzismo della peggiore specie che dagli USA sgorga nel resto del mondo aveva già una una sua raffigurazione perfetta negli anni ‘80: il “nazista dell’Illinois”, resa immortale da The Blues Brothers. Lo sanno bene i Delta V, che l’hanno trasformata in una canzone - e un tour - perfetta per questi deliranti tempi. A volte per combattere la deriva autoritaria basta del sano synth pop.
Dente
È stato lo special guest della nostra semifinale di Palchi Belli, e ha insegnato a tutti cosa significa avere un repertorio di “canzoncine” attorno a cui tutti possano stringersi. Chissà tra qualche anno se alcuni dei brani contenuti nel suo nono, ottimo, disco, Santa tenerezza, saranno tra quelle che tutti vogliono sentire, che fanno stare bene.
De Gregori Francesco
A novembre, durante l’ultima Milano Music Week, abbiamo riunito un po’ di amici – Mobrici, Dente, Edda –, ciascuno di 13 anni più grande (o piccolo) dell’altro per ascoltare tutti assieme uno dei più grandi capolavori della musica italiana, Rimmel, che ha compiuto 50 anni (un tour nei palazzetti lo ha celebrato a dovere). Da quell’ascolto sentiamo di doverci ancora riprendere del tutto.
De Simone Andrea Laszlo
Come il collega Giorgio Poi, ha fatto uno dei dischi dell’anno in Francia. Ma pure in Italia, ovunque. Una lunghissima ombra conferma le sue dote autoriali rarissime, e un approccio alla musica oggi più prezioso che mai.

De Simone Roberto
È da anni che parliamo di questa nuova golden age della musica napoletana, con esempi che vanno da La Nina a Liberato. Tutti, chi più chi meno, debitori in qualche modo di un gigante come Roberto De Simone, morto ad aprile a 91 anni. È stato lui a fondare della Nuova Compagnia di Canto Popolare, diventando tra i primi, dalla fine degli anni ‘60, a sfruttare il potere della tradizione come motore per esplorare il futuro. Se non l’avete mai fatto, ascoltatevi La gatta Cenerentola, capolavoro mai abbastanza celebrato.
d!base
È lui il King of Provincia 2025, il più votato tra i 4 finalisti (i candidati erano centinaia!) del nostro (non)contest per trovare il progetto più interessante tra quelli, per ora, fuori dai radar. Il suo è un cantautorato elettronico che viene da Forlì. Emotivo e distorto, sospeso tra sensibilità estrema e sperimentazione. Molto, molto intrigante.
Di Bella Francesco
Parlare di un disco sfacciatamente d’amore nel 2025 sembra un controsenso, qualcosa con cui abbiamo un po’ perduto contatto, quando in realtà tutta la musica ridotta al suo essenziale ha quel sentimento al centro. E invece per fortuna che c’è Francesco Di Bella, che con Acqua santa è qui a ricordarci che si possono scrivere canzoni d’amore bellissime con un tocco discreto, senza mai diventare stucchevole.
Elasi
Da buona regina del dancefloor, Elasi ha deciso che la pista può essere un luogo perfetto per far collidere realtà e sogno. Così, con il suo Elasir disegna paesaggi coloratissimi e in continuo mutamento, un arcobaleno pop capace di prendere anche gli ascoltatori più insospettabili.
(Continua nella pagina successiva)
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L'articolo 2025: i 100 nomi dell'anno della musica italiana di V. Comand, D. Falcini è apparso su Rockit.it il 2025-12-31 16:06:00

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